«Apro anelante la bocca,perché desidero i tuoi comandamenti»
(Sl. 118, 131)

Ieri sera nei Salmi di Vespro abbiamo recitato un versetto che può esserci di aiuto nella meditazione di questi giorni: a volte può bastare una sola pagina della Bibbia per dirci e darci tutto. Leggiamo in questo versetto: «apro anelante la mia bocca». Noi, come il Salmista, avvertiamo bruciante il desiderio di accogliere la Parola di Dio. L'aver sete è di tutti; non così semplice è avvertire nell'anima la sete della Parola che è verità.

Troppe cose transitorie ci saziano, non importa se male o solo per un breve istante: troppe cose ci danno l'illusione di appagarci, di metterci in pace; ma questa pace, che non è la vera, è quanto mai vulnerabile: basta un nulla e si sgretola. In questi giorni dovremmo invece cercare di scoprire quale valore ha per noi la Parola di Dio;quanta sete, quanta fame abbiamo di questa Parola che, nutrendoci, non solo ci mantiene in vita ma ci dona vita sempre nuova, ci apre orizzonti infiniti, ci dà la possibilità di ruggiungere mete sicure.
Bisogna però vigilare per conquistare equilibrio e chiarezze Interiori, per non correre il rischio di miscelare un po' tutto: un po' di mondo e un po' di cielo: un po' di verità e un po' di stoltezza.
Dobbiamo porci In ascolto della Parola, comprenderne tutta la forza, renderci docili ai suoi insegnamenti.
Non cadiamo nel rischio di cercare la verità dove non è.
Mille voci ci sollecitano inducendoci a disperdere il meglio di noi e del nostro tempo;
ma il Signore ci ha preso per mano, ci ha trapiantate in un Eremo, dunque..."Apriamo anelanti la bocca", e nutriamoci assimilando il messaggio di ogni giorno.

Chiediamo a Dio che ci renda capaci di comprendere la sua Parola: quella Parola necessaria ad orientarci per realizzare il Suo piano d'Amore.

Forse il salmista avrà sperimentato di persona la superficialità di tante parole: cattive,
vane e vuote;forse egli è alla fine dei suoi giorni e vuole nutrirsi dell'unica parola di verità capace di dare luce e forza.

I Salmi rispecchiano sempre i nostri aneliti più profondi, i nostri stati d'animo,sia
d'angoscia, sia di gioia, sia di speranza.Preghiamo con i Salmi; sappiamo di volta in volta
scegliere quelli che meglio aderiscono al momento presente e facciamoli notra preghiera.