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Incontro_storico

Assisi
dicembre 1968

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23 dicembre: ore 11. Arrivo ad Assisi. Ore 14, un’amica della Pro Civitate ci propone una corsa in macchina a Spello, via Subasio. La giornata è rarissima per trasparenza e splendore; ne abbiamo goduto con pienezza di spirito. Ore 16: dopo una brevissima sosta sulla cima del Monte, scendiamo verso Spello. Nel bosco, subito dopo una curva, intravediamo tra i rami spogli di querce secolari l’abside di una chiesina romanica abbandonata. Vederla e sentire di dovermi fermare è stato un tutt’uno. L’abbiamo raggiunta arrampicandoci a fatica tra rovi e ginestre. La porta era spalancata: sembrava che ci aspettasse da sempre. Ho avuto l’impressione di vivere quasi in sogno; ma è così difficile esprimere certi momenti! Tu però capirai. Abbiamo sceso gradini sconnessi; venivamo dal sole e ci stavamo calando in un’ombra che sapeva di mistero. Ma proprio in quell’ombra mi si è fatta luce dentro: ho capito che lì Dio ci aspettava. Quanto cercare! Eppure, solo dopo esserci abbandonate totalmente al Suo volere e aver soffocato la nostra ansia di un qualunque approdo, Dio ci si è manifestato in tutta semplicità. Ci trovavamo in una piccola cripta. Antichissima, con una volta irregolare, sostenuta da tre colonne. Da una finestrina la luce a taglio; il resto in ombra. Ho scambiato uno sguardo con Suor Ida. Il passato moriva, e tutto mi è sembrato nuovo. Credo di aver detto: qui il Signore ci vuole. Guardavo le pietre. Mi sembravano vive, quasi mi trasmettessero un messaggio e mi mettessero tra le mani un patrimonio da custodire e donare. Ma forse sto facendo una gran confusione, dentro però è tutto molto chiaro. Da “le lettere” a M. Antonietta Pavese di Madre M.Teresa dell’Eucarestia.